venerdì 12 aprile 2013

Renzi, Civati, il PD, l'Italia

Partiamo dai fatti.

Il PD ha trovato, da tempo,  un fuoriclasse del marketing politico. Il suo nome è Matteo Renzi.
(qui una riflessione sul personaggio)

La linea politica di Renzi non è e non sarà MAI maggioritaria all'interno del PD, semplicemente perché ne è estranea su molti punti.

Avremo quindi un corpaccione unito e determinato nel voto politico, giustissimo, in linea con le idee di partito. E avremo una società, fatta dei nostri elettori, che non capirà mai perché Renzi non sia il leader di quel partito.

Renzi non potrà mai essere il segretario del PD, e neppure lo vuole, e nessun futuro segretario sarà completamente  riconosciuto e potenzialmente forte finché ci sarà Renzi.

Con la situazione attuale il PD è -non vincente- .
Se Renzi se ne va, lui, diventa assolutamente ininfluente e il PD diventa il terzo partito.

Come ne usciamo ?  Con ciò che Renzi e il futuro segretario dovrebbero saper far meglio, con la POLITICA.

E'  arrivato il momento per lui, e per il futuro segretario di trovarsi.
Parlo di Giuseppe Civati, sia chiaro.

Si lo so, da quando si sono allontanati le cose tra di loro son diventate tese, troppo.
Si lo so, hanno punti divergenti.
Bene, che ognuno ceda. Perché senza l'altro nessuno dei due riuscirà ad essere vincente.
Saranno due bellissime incompiute e il Paese, l'Italia, ne pagherà dazio.

Se non saranno, se non sarete, in grado di parlarvi, di cedere e di concedere avrete perso, e avremo perso tutti.

... Barandola ...
.





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