Il problema a dirla tutta non è il PD e non è la sua sconfitta elettorale.
Ogni partito ha avuto alti e bassi.
Ogni leader luci ed ombre.
Il problema che l'Italia deve affrontare è molto più grande.
Il problema è una totale incapacità a focalizzare attenzione, voti, interesse sui programmi e sulla concretezza di chi lavora e si impegna, di chi progetta, pensa, lavora per una prospettiva a lungo termine, un futuro diverso.
L'elettorato di massa ha imparato a seguire gli slogan pubblicitari.
Ed ogni volta gli slogan sono più forti, estremizzati, radicali.
Ma nella pratica nulli, inconcludenti.
Ogni volta sollecitano speranze più alte e aprono voragini più profonde.
Sia nell'economia ma , ed è cosa ben peggiore, anche nella cultura e nel tessuto sociale della nostra nazione.
Le persone che invece stanno lavorando, sodo e bene, per ricreare l'identità della linea politica in cui credono, dei valori che sostengono (e hanno tutta la mia stima più profonda) si trovano a scontrarsi con un muro di gomma. Una totale e voluta sordità ad ogni appello.
L'elettore, il cittadino, così tante volte deluso è saturo.
Questo suo rifiuto lo porta in una spirale pericolosa, storicamente pericolosa.
Quando al lavoro, all'ideale e alla testa si sostituiscono slogan, rabbia e pancia.
Fa sera.
.. Barandola ...
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