martedì 24 settembre 2013

Politica

Quando una persona, soprattutto un giovane si avvicina alla politica lo fa pensando all’origine della parola stessa :
La prima definizione di "politica" (dal greco πολιτικος, politikós) risale ad Aristotele ed è legata al termine "polis", che in greco significa città, la comunità dei cittadini; secondo il filosofo, "politica" significava l'amministrazione della "polis" per il bene di tutti, la determinazione di uno spazio pubblico al quale tutti i cittadini partecipano.  (fonte : Wikipedia)

Ma, ingenuo quanto si vuole, essendo nel 2013, ha già chiaro in se che la politica è l’arte della mediazione (Chi si fa intermediario per mettere pace tra due contendenti )  e del compromesso (Accordo in cui ciascuna delle parti rinuncia a qualcosa) .
Sa bene questa cosa ma crede che questa arte sia utilizzata per lo scopo primario, ovvero per amministrare al meglio la cosa pubblica.

Negli anni mediazione e compromesso son stati sempre più utilizzati per ottenere il consenso, cosa del tutto lecita e giusta. Inizialmente per  poter  avere la possibilità di gestire la cosa pubblica e realizzare quei sogni o desideri di migliorarla poi, pian piano, con il fine del conseguimento del potere stesso.

Sono rimasti quindi gli stessi strumenti, mediazione e compromesso, ne è cambiato il fine.
Il fine è diventato poi così importante ed è stato così rilevante il mantenimento del potere che mediazione e compromesso hanno perso la loro motivazione. Mi spiego.
Ad oggi, per il mantenimento o la ricerca del potere, pur di ottenere il consenso, si aboliscono le idee, le prese di posizione, si evitano gli argomenti che potrebbero creare discussione, dibattito.
La mediazione e il compromesso vengono anticipati in un limbo del nulla.
Si usa il bilancino sul singolo aggettivo, si scrivono comunicati che per non scontentare nessuno non dicono niente. Il politico non è più un leader ma un mero offuscatore di probabili controversie.
Esempio lampante è il Governo Letta che ha come massima aspirazione il rinvio di tutte le decisioni difficili.

Per me la politica continua ad essere altro. E’ prendere posizione e spendersi per i propri ideali e le proprie idee. Presentarsi senza filtri ai giudizi di una riunione, di un’assemblea. Esporre il proprio pensiero ed argomentarlo cercando di spiegarne le origini e le motivazioni e soprattutto il fine. Poi, e solo poi, ascoltare in modo attento e maturo le altre posizioni e tutte le opposizioni al discorso fatto. E a qual punto più del politico serve l’uomo. L’uomo che sa con maturità ascoltare gli altri e dalle altre riflessioni prendere come un’assetata spugna ogni goccia di pensiero che non era in lui, ed attingerci. Per mediare o addirittura per cambiare completamente idea.
Ma se nessuno espone un’idea e se nessuno la confuta e se non c’è dibattito ci perdiamo in un appiattimento totale che ci porterà ad avere il consenso e non sapremo a che fine utilizzarlo.

Per stare seduti ? 
No grazie, amo correre.

...Barandola...
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venerdì 20 settembre 2013

Un pensiero sui mondiali di ciclismo.

Chiederei umilmente a tutte le persone incazzate a causa di una settimana di blocco del  traffico di fare uno sforzo di comprensione.
Invece di augurare la morte, la soppressione,l'asfaltatura  per i ciclisti...vi chiedo di riflettere prima di parlare.

Loro, i ciclisti, son stati chiamati  da tutte le parti del mondo per gareggiare qui.
E' evidente che si corra con le strade chiude e rifatte (ringraziamo il cielo che senza ciclismo era peggio di Beirut 1982) ... pensate ai calciatori che si incazzano se il campo drena un po' meno...e questi che corrono a 60 all'ora su una ruota larga 2 centimetri...
E' ovvio che pretendano un minimo di sicurezza.

Se però i disagi son tanti, e lo capisco e condivido, incazzatevi semmai con chi i mondiali li ha voluti...e discutetene con lui... prendete posizione contro di lui/loro..

Augurare le peggio cose a dei ragazzi che fanno sport non fa onore al vostro cervello.
Grazie !!!

... Barandola ...
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lunedì 9 settembre 2013

Voglio Vincere

Voglio vincere. Ora basta. Voglio vincere. Dobbiamo vincere.  Pensiamo a vincere.

Questo è il mantra che si sente nei circoli PD che frequento. Probabilmente il mantra dei Circoli PD d’Italia.
Facciamo una premessa, anche io voglio vincere.

Ma, se ne siamo ancora capaci, facciamo uno sforzo e chiediamoci ‘Per fare cosa ?’
Inizio la mia analisi.
Chi ha vinto veramente negli ultimi 30 anni, addirittura da prima che arrivasse Berlusconi, è la destra.  La destra è riuscita a far diventare dogmi assoluti i suoi concetti basilari che politicamente si concretizzano in due passaggi fondamentali :
1 – Dobbiamo Vincere, costi quel che costi
2 – Per Vincere serve un leader forte e indiscusso
Entrambe i punti mi vedono in disaccordo, totale.

Questi due punti sono il cardine di uno schema di destra in merito all' ottenimento del consenso politico.
Lasciamo stare i temi. Parlo dell’ottenere il consenso e, dopo, di come sfruttare il consenso ottenuto.


La destra ha imposto questo schema, che è il suo e nel quale non possiamo batterla. Possiamo vincere una singola elezione ma politicamente in questo schema siamo perdenti. Perché questa non è una visione di sinistra della politica e l’elettorato di sinistra non si rivede in questi punti.
La Sinistra non a caso vince alle amministrative, dove si parla di temi, cose concrete, reali.

Io vorrei in questo post parlare del punto 1. Dobbiamo vincere, costi quel che costi.
Sentire quest’affermazione, quasi sempre testuale, da vecchi militanti del PD mi rattrista. E’ la dimostrazione lampante ed evidente che, anche se fossero vinte le elezioni, la sinistra ne uscirebbe sconfitta.
Seguite il mio discorso.
Ipotizziamo di vincere con un programma che non ci rappresenta. Che non rappresenta gli elettori, le associazioni, che non rappresenta i vari movimenti di pensiero e che non rappresenta i militanti più ferventi ed attivi.
Ci ritroveremmo con un governo del PD che riesce a varare leggi ‘neutrali’ ma che non riuscirebbe mai a schierarsi in modo forte, convinto, ‘cattivo’ sui temi forti.
Ci ritroveremmo con una compagine fredda, distante, simile all'attuale destra.
Perderemmo il nostro essere attivi, partecipi e propositivi. (si lo so sta già accadendo, da anni, non a caso)

Ipotizziamo di perdere invece con un segretario che usa la parola Sinistra con dignità e rispetto. Che valorizza i singoli all'interno di un gruppo, che porta dentro il partito il contributo di associazioni e movimentisti. Non possiamo incidere lo stesso profondamente nel paese ? Non possiamo con la forza della militanza, della coesione e del gruppo ottenere e pretendere alcune cose di Sinistra ?  Certo che potremmo. Leggetevi la storia politica d‘Italia e guardate quante cose sono state ottenute dalle minoranze coese.

La Sinistra, quella vera che esiste dentro i nostri cuori, non pensa a vincere adesso. Pensa ad incidere sulla società, a cambiarla, a farla crescere. Pensa ai temi alti della politica, ai diritti, all'ambiente.
Pensate a quante battaglie senza una 'sinistra perdente' non sarebbero mai state all'ordine del giorno della politica italiana-
Pensate a quanti successi e a che crescita hanno dato le lotte di sinistra.
Noi possiamo perdere le elezioni ma non possiamo permetterci di perdere la nostra identità e il nostro ruolo nella società fatto di critiche e progressismo.
Se rinunciamo al nostro ruolo avremo perso comunque e per sempre, sempre.

Ma ipotizziamo adesso lo scenario opposto.
Se perdesse la corsa colui che è stato eletto al solo scopo di vincere, cosa resterebbe del partito che ormai non avrebbe più anima e unità ? NIENTE.
E se invece vincesse il candidato dei temi ? Quello del concetto ?  Potremmo davvero rovesciare l’Italia non solo immaginarla diversa. Potremmo crearla diversa.

Cosa dite ? Che non è possibile ? Che è un’utopia ? Che i media hanno già deciso ?
E tu ?  Tu che intenzione hai ?  Conti qualcosa?  Sei significativo ?

Una linea politica seria, coerente e leale, anche se si rilevasse perdente, (io non lo credo, anzi)  potrebbe cambiare o aiutare a cambiare questa società. 
Una politica volta al mito della vittoria farebbe ciò che ha fatto Monti, ciò che ha fatto Letta.
E’ quello che vuoi ?

PS : Un  inciso sulla possibilità di vittoria.
I grandi strateghi ci hanno sempre detto che per crescere occorre prendere voti al centro, al PDL.  Renzi lo dice da anni in campagna elettorale come se fosse una genialata.
Andate a prendere i voti effettivi. Se i il PD avesse parlato ai suoi. Se avesse AGITO in modo coerente e di Sinistra e avesse confermato l’elettorato 2009 avrebbe stravinto.  
Parliamo ai nostri. Diciamo le NOSTRE cose. 
Vinciamo o perdiamo ma non smarriamo la nostra identità che anzi ha bisogno di essere ritrovata. 

Grazie !!!

... Barandola ...
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venerdì 6 settembre 2013

Tocchiamo le pensioni, davvero.

La pensione è uno strumento importante, fondamentale.
Di civiltà.

Deve accompagnare ogni singolo individuo in quella parte della vita dove si è più deboli, quando non si può più lavorare.
La pensione serve a dare a tutti, a TUTTI, una vecchiaia serena.

Serve al sostentamento. Alle esigenze primarie, come minimo.


Ma la spesa pensionistica, onestamente è troppo, troppo alta.
Va ridotta.

Tenendo presente la funzione di questo strumento di welfare allora vi dico che le pensioni non servono a lucrare.
Se, dati INPS 2012, mettessimo un tetto a circa 4,500 Euro/mese avremmo un risparmio annuo per le casse dello Stato  pari a circa 7,2 MILIARDI di Euro.

Se fissassimo un tetto di 3.000 Euro/mese avremmo un risparmio di 15MILIARDI di Euro !!!!

E' il momento di toccare le pensioni, davvero.

... Barandola ...
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Questo il link con i dati dell'INPS 


Questi i calcoli


   11.290.991,00 10153             114.637.431.623,00
     3.813.942,00 23788               90.726.052.296,00
         627.569,00 33979               21.324.167.051,00
         298.701,00 40246               12.021.520.446,00
         155.565,00 46675                 7.260.996.375,00
   16.186.768,00             245.970.167.791,00
   16.533.152,00
         346.384,00 50000               17.319.200.000,00
            263.289.367.791,00
            270.469.483.350,00
                7.180.115.559,00
   11.290.991,00 10153             114.637.431.623,00
     3.813.942,00 23788               90.726.052.296,00
         627.569,00 33979               21.324.167.051,00
                           -   -                                               -  
                           -  
                                              -  
   15.732.502,00             226.687.650.970,00
   16.533.152,00
         800.650,00 36000               28.823.400.000,00
            255.511.050.970,00
            270.469.483.350,00
              14.958.432.380,00

Giocati la vita

Lo Stato, il NOSTRO Stato, questo ci impone.

Con gli introiti sul fumo, che a lungo andare sono costi sulla sanità, ci hanno per anni e anni spinti verso un vizio dannoso, mortale.

Adesso stanno commettendo lo stesso reato con le Slot Machine.
Il gioco d'azzardo. Quello che distrugge i poveri e li rende sempre più poveri.

Subdolamente così le disuguaglianze aumentano ancora e ci creiamo una classe di indigenti totali che oltre a subire gli orrori della povertà si trovano ammalati di gioco d'azzardo e in preda a forti depressioni.

Gioco d'azzardo che ammalia i piccoli.
Mio figlio di 8 anni fa già domande interessate.

Gli ho fatto fare un gioco con i dadi.
Gli ho fatto scommettere i suoi giochi.
Uno ad uno glieli ho presi.

Ieri sera è stato educativo quando vista una slot alla TV ha commentato 'Fanno vedere solo quelli che vincono. Ma se giochi poi ti perdi tutto.'

Capisco i gestori dei locali. 
L'introito è facile.
Come quello della vendita delle sigarette appunto.
So che è una richiesta forte, pesante, anche per voi che la crisi sentite come tutti.
FERMATE QUESTO OSCENO STILLICIDIO !!

Chi può evitare di giocare non lo faccia !
Chi può evitare di mettere nei propri locali non lo faccia !
I nostri politici facciano azioni concrete per invertire questa tendenza e cacciare il gioco d'azzardo !

Nota a margine :
Come sempre imprenditori (di imprese produttive) e lavoratori vengono vessati dal sistema fiscale.
Chi invece specula in finanza oppure si arricchisce con queste forme scandalose di ECONOMIA CHE NON CREA NIENTE viene agevolato.
Ovviamente sia in finanza che nel gioco d'azzardo non c'e' il piccolo imprenditore.
Ci sono quelli grandi. I grandi interessi. Semmai con capitali poco tracciabili.
E lo Stato, il NOSTRO Stato, come sempre, aiuta loro.
Sempre Loro !!

... Barandola ...
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giovedì 5 settembre 2013

Congresso del PD e Mozione Litfiba

Ieri sera alla Festa Democratica del PD era presente in area dibattiti Pippo Civati.

Esauriti post a sedere e in piedi. Una calca inverosimile ed inimmaginabile.
La cosa 'strana' è che tutti sono rimasti sino alla fine anche se, e io ero tra loro e lo so, era difficile restare in quel pigia pigia asfissiante.

Un'area dibattiti decisamente troppo piccola, almeno per questo tipo di presenze.

Civati ha risposto a domande di un giornalista locale parlando di Fisco, Diritti, Europa, Lavoro, Ambiente, Scuola e Cultura.

I temi a lui più cari, i temi della sinistra.

Immancabilmente è arrivata la solita domanda : "Spiegaci come mai tu e Renzi vi siete separati"

Civati ha risposto in modo estremamente dettagliato ed esaustivo spiegando la diversa visione dei due del modo di dirigere (un uomo-Renzi vs una squadra-Civati ) e aggiungendo molti particolari. Scendendo nel dettaglio.

La parte che però credo sia maggiormente esemplificativa è stata quando Civati ha detto (non testualmente) : "Su Marchionne lui (Renzi) si è schierato a favore.  Ecco io tra Marchionne e Landini mi schiero e mi schiererò sempre a favore di Landini"

Trad : Mozione Litfiba ?  Quando Marchionne rinuncerà al suo stipendio faraonico, ai suoi bonus, alle stock options e penserà ai lavoratori italiani ....in quel momento la mozione Litfiba sarà possibile. Solo allora.

E credetemi questo è un bene.
Per il PD e per i due candidati.
Serve chiarezza nei contenuti, nei messaggi, nelle proposte.
Serve capire chi vuole una cosa, e chi un'altra. E anche ricordarselo.

... Barandola...
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martedì 3 settembre 2013

CoRRenzi alternate

Dopo il bagno di folla e il plebiscito che Genova ha tributato a Renzi vorrei fermarmi su una sua affermazione molto ripresa dalle agenzie di stampa.

La parte in cui Renzi mette al bando le correnti, le vuole abolire.

( Qui uno dei tantissimi articoli sull'uscita di Renzi )

Tralasciamo il fatto che in un partito DEMOCRATICO le correnti (di pensiero) arricchiscono il dibattito e quindi il partito stesso mentre l'appiattimento porta solo al leader maximo, che io non auspico.
Tralasciamo questo e riprendiamo la STORIA.

Storia di solo qualche mese fa.
Di un sindaco di Firenze che va durante l'elezione del Presidente della repubblica a Roma e convoca e riunisce i suoi !!!


  (minuto 01:00 ... a cena con i suoi.. )


Vi consiglio inoltre di vedere questo video.... 40 secondi interessantissimi....
guardate il titolo, guardate la scritta sulla porta.. e poi ditemi se non vi sembra 'una corrente'

Di tutto questo ce ne siamo dimenticati ??

Come ebbe a dire Walter Tocci "In campagna congressuale tutti diranno Viva la mamma, ma servirà avere la credibilità per dirlo !"

Ecco, la credibilità, appunto.

.. Barandola ...
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