Scrivo questa lettera aperta al Pres. della Regione Toscana Enrico Rossi.
Spero venga ripresa e rilanciata pubblicamente dai Circoli e dalle Federazioni di Partito.
Da tutti quei partiti, quei circoli e quelle persone che a vario titolo hanno sostenuto Rossi nella sua candidatura alla Regione.
Noi, circoli, tesserati, elettori del PD, diffidiamo il
Presidente Enrico Rossi e la giunta tutta dall’azione di governo della Regione
volta ad approvare il PIT con l’ampliamento della pista di Peretola.
Noi, che per questa giunta abbiamo fatto campagna
elettorale, abbiamo messo il nostro volto tra le persone, abbiamo dato la
nostra parola sulla bontà del candidato e del suo programma.
ADESSO La
diffidiamo Presidente, e diffidiamo la giunta tutta, a non eseguire questi
lavori infrastrutturali che nel programma sul quale avete chiesto il voto non
erano presenti.
Motiviamo il dissenso con una serie di logiche domande alle
quali chiediamo risposta scritta.
Il progetto non riguarda l’ampliamento ma, come risulta
evidente, si tratta di realizzare una del tutto nuova pista aeroportuale.
Il PIT propone più piste, ben sapendo che il progetto sarà
orientato sulla pista parallela convergente. Perché ? Cosa si vuole evitare
lasciando fumosità su questa punto ?
La nuova pista prevede un dissesto totale della piana. Cosa
ne sarà del Fosso Reale ? Quale ente dovrà trovare le sovvenzioni e quale ente
dovrà realizzare i lavori ?
Quale ente si preoccuperà di progettare, trovare i soldi e
realizzare i lavori per ripristinare mobilità di terra e di superficie tra
Osmannoro e Sesto Fiorentino ?
Come verrà gestito l’innalzamento autostradale ? Chi ne
sosterrà le spese ?
Negli anni necessari alla realizzazione della viabilità di
cui ai due punti sopra, come verrà gestito il traffico da e per Firenze ? Come
si gestiranno i pendolari che ancora oggi si trovano a passare ore in fila ? E’
stata presa in considerazione questa problematica ? Le ore-vita sprecate da tutti i cittadini-pendolari sono state prese in considerazione ?
E' stata presa in considerazione la problematica che si verrà a creare sullo snodo autostradale ?
Che peso avrà questo sul trasporto merci nazionale ?
Da dove, e con quale impatto ambientale, sia
acustico che di pericolosità tangibile , transiteranno i rimorchi che
porteranno nella zona dei lavori terra e materiale per effettuare l’opera
? Le strade che verranno percorse sono
idonee ? Andranno a congestionare ulteriormente il traffico cittadino ? Sono previsti ulteriori lavori di mobilità
parallela ? E se si, che ente se ne occupa ? A che costi ?
Come è stata valutato l’impatto idrico dell’opera ? E nello
specifico come si pensa di poter realizzare questa nuova pista senza intaccare
la falda che scende da Monte Morello e che alimenta le oasi naturali ?
Appunto, e le oasi naturali ?
Come si pensa, una volta malauguratamente venisse realizzato
l’Aeroporto, di gestire afflussi e
deflussi dei passeggeri visto l’attuale insufficiente sistema di mobilità ? Che
lavori sono stati previsti oltre la terza corsia dell’A11 ? O si pensa che esso
sia sufficiente ? Perché se lo ritenete sufficiente allora la stima dei
passeggeri è errata. E se non è sufficiente sono previsti forti investimenti
sulla rotaia ?
Come si pensa di realizzare un progetto che si contrappone a
tutte le spese precedenti volte a realizzare nella zona di Villa Montalvo una
biblioteca e un parco ampliamente vissuto dalla popolazione ?
Ci risulta che la direttrice di decollo non sia una. Ci
risulta che una di esse sorvoli il nuovo ospedale di Prato. Cosa ci dite in
merito ?
Nel caso che il punto sopra sia veritiero, come crediamo,
perché ARPAT non valuta l’impatto sui cittadini di questa zona di sorvolo ?
Perché non si fa mensione del plesso ospedaliero ?
Nei documenti si parla di ‘cittadini disturbati’ dal
sorvolo. Teniamo a precisare che il riposo è un DIRITTO tutelato ed è parte
essenziale della salute. Non si tratta
di disturbi ma di incidere sulla salute pubblica. A questo poniamo una
ulteriore domanda ben precisa. Si parla di ABITANTI. Vi è chiaro e avete
calcolato quanti sono i cittadini che sono stanziali in quell’area durante le
ore di lavoro ? Vengono infatti sorvolati notevoli centri industriali e
commerciali. Ne è stato studiato l’impatto o si è agito con superficialità ?
Detto questo, politicamente parlando, vi poniamo il quesito
forse più ostico.
Perché un Presidente e una giunta REGIONALE pone come
prioritario un ‘desiderio’ comunale e non il bene della Regione ? Quanto necessita la Toscana di una mobilità
veloce e sostenibile tra i suoi capoluoghi ?
Quanto i pendolati, lavoratori e studenti, si vedono
costretti a lunghe ore in treno o a file assurde in auto per spostarsi verso
Firenze ?
Quanto una mobilità efficiente, moderna e ben studiata
potrebbe essere volano alla regione tutta ?
Avete studiato delle proposte collaterali che arricchiscano la
Toscana ? In termini di turismo vi siete chiesti e avete studiato l’aumento dei
giorni medi di stazionamento in regione che atterrare a Pisa comporta ?
Vi siete chiesti se si possa realizzare un’opera (viabilità
sostenibile) che sia fruibile sia dal turista che dal cittadino residente ?
Vi siete chiesti quanto una scelta scellerata potrebbe incidere in negativo sullo scalo aeroportuale di Pisa nel quale sono già stati spese ingenti risorse pubbliche ?
Avete calcolato, studiato, le prossimità delle province toscane confrontando Pisa e Firenze ? Se lo avete fatto vi siete accorti che Pisa è maggiormente fruibile dalla regione tutta ?
Avete chiaro che quella che state compiendo è una scelta che
sarà ‘pedaggio’ giornaliero ai cittadini della piana ? Siete coscienti di
effettuare una scelta anti ambientalista
e contraria al comune sentire ?
Per tutti questi motivi noi Circoli territoriali, tesserati
ed elettori vi diffidiamo dall’ utilizzare i nostri voti, il nostro consenso
per realizzare quest’opera.
Dimostratevi della massima altezza politica facendo il gesto
più difficile e più nobile. Fermate voi stessi.
Daniele Pinai
Segretario Circolo San Giorgio
Prato